Benedizioni come Scienza
Secondo Omraam Mikhaël Aïvanhov, il cervello umano è come una radio: può sintonizzarsi sulle basse o sulle alte frequenze. Benedire significa dire-bene, orientare il pensiero e la parola verso le onde più alte, capaci di trasformare chi le emette e chi le riceve.
Questa pratica, antica di millenni, è stata coltivata da eremiti e mistici d’Oriente e d’Occidente. Oggi le neuroscienze e le scienze contemplative confermano ciò che i maestri spirituali hanno sempre saputo: la meditazione, la parola benevola e la preghiera – fino al mantra yoga – generano effetti benefici misurabili sul cervello, sul cuore e sulla vita interiore.
Esistono parole che ispirano e parole dette con cura, mantra millenari, preghiere antiche e moderne. Accanto ad esse, pubblicazioni scientifiche mostrano come la pratica regolare di queste vie produca trasformazioni profonde: nell’anatomia del cervello, nella qualità delle relazioni, nella capacità di affrontare con serenità le sfide della vita.

